1994
Focus
Corre l’anno 1958. Il National Cancer Institute (NCI) avvia un programma di screening su 35.000 specie vegetali con l’obiettivo di individuare principi attivi in grado di contrastare il cancro. Fra gli estratti vegetali analizzati, ci sono due campioni derivanti da Taxus brevifolia Nutt. che mostrano attività anticancerogena. Nel 1964 un nuovo campione di questa specie viene accettato, dopo diversi rifiuti da parte di altri laboratori di ricerca, da Monroe Wall del Research Triangle Institute. La scelta degli altri laboratori di rifiutare il campione è dettata dal fatto che le piante con spiccata attività citotossica si dimostrano scarsamente utilizzabili in farmaci a causa della non selettività di azione che porta alla morte non solo le cellule tumorali ma anche quelle sane. Eppure, il ricercatore Wall tenta: il suo gruppo ha già analizzato Camptotheca acuminata Decne, isolandone un principio (camptotecina) nel quale sono riposte grandi speranze. Nel 1971 viene così isolato per la prima volta il taxolo, un agente antineoplastico che trova applicazione in particolare nel trattamento di carcinoma ovarico e mammario, nel cancro ai polmoni e nel sarcoma di Kaposi. La molecola viene oggi prodotta per via semi-sintetica a partire dalla 10-deacetilbaccatina, precursore presente nelle foglie e rametti di altre specie di tasso, in particolare dal T. baccata. Questa soluzione permette una maggiore sostenibilità di produzione dal momento che T.brevifolia è a rischio di estinzione, la sua crescita è lenta e la privazione della corteccia, non essendo questa una parte rigenerabile, porta alla morte dell’albero.