Ginkgo Biloba L.
Foglie essiccate
La coltivazione del ginkgo è cominciata nell’anno 2006 su di una piccola superficie ed è poi stata ampliata nell’anno 2013. Anche in questo caso la parte aerea viene raccolta con l’ausilio di un macchinario specifico. Il prodotto viene poi essiccato in essiccatoi statici e confezionato in big bags.
Il ginkgo è l’unica specie vegetale sopravvissuta delle Ginkgoine, un gruppo molto antico di Gimnosperme, per questo considerata vero e proprio fossile vivente. Si tratta di un albero originario della Cina, caratterizzato da tipiche foglie a ventaglio. Proprio queste rappresentano la droga della pianta e contengono flavonoidi (kaempferolo, isoramnetina e quercetina), lattoni terpenici (ginkgolide A, B, C, J ed M), sesquiterpeni (bilobalide), aminoacidi (acido 6-idrossichinurenico), proantocianidine.
La monografia sul ginkgo della Farmacopea Europea (Ginkgo folium) riporta che la droga deve contenere non meno dello 0,5% di flavonoidi, calcolati come glicosidi flavonici. Il suo impiego è raccomandato dalla Commissione E tedesca per i disturbi relativi a deficit cognitivi e difficoltà motorie causati da alterazioni del flusso arterioso centrale e periferico e per il trattamento di tinnito e vertigine. Inoltre, grazie alle sue proprietà farmacologiche potrebbe essere di beneficio nelle patologie oculari.